“I numerosi deferimenti che negli ultimi anni hanno riguardato gli Agenti ed i loro assistiti, Calciatori e Società, non derivano da un atteggiamento di non curanza professionale delle regole vigenti, ma dalla paradossalità di un Regolamento che non sembra più adeguato. Infatti, mentre nel resto d’Europa, per non parlare del Sud America dove l’Agente acquista addirittura una quota del cartellino del giocatore, ad ogni professionista dotato di regolare licenza è consentito di curare con trasparenza gli interessi di un Calciatore e di una Società nella stessa trattativa, nell’attuale Regolamento FIGC questa eventualità è espressamente vietata. Come appare evidente, questa previsione normativa costituisce un limite all’attività professionale degli Agenti, costretti a subire sanzioni pecuniarie e provvedimenti di sospensione della licenza, ogniqualvolta gli Organi della giustizia sportiva si convincono di questa duplicità d’azione. Proprio in ragione della suddetta insostenibile situazione, l’AICS ha avviato da tempo un lungo ed approfondito studio, gungendo a redigere un proprio Regolamento che consenta, tra l’altro, il mandato plurimo ed a formazione progressiva. In sintesi, quando un Agente ha già acquisito il mandato dal calciatore suo assititito, potrà poi acquisire, con trasparenza, anche quello della Società di destinazione dell’atleta (finanche quello della Società di provenienza), divenendo la figura professionale di garanzia, a cui le parti del contratto (trasferimento, ingaggio) affidano la disciplina dei loro rapporti. Qesto regolamento sta per essere presentato ai competenti Organi FIGC, affinchè provvedano all’adozione dello stesso, poichè, nella denegata ipotesi di rifiuto, dovranno essere coltivate soluzioni di maggior asprezza.”